giovedì 13 agosto 2015

Storie d'estate

C'era una volta...
Iniziano così le storie famose, ma anche quelle quotidiane.
Che storie raccontano i Madreterra quest'estate?
Potremmo raccontarvi quella del concerto a S. Pietro al Tanagro per "Le notti dei mulini", entusiasmante per il numero di persone venute appositamente per godersi "la notte della taranta del Vallo di Diano". Una trasferta che ha tirato fuori il meglio di noi, costretti a ridefinire ruoli ed arrangiamenti in tempo di record per compensare l'imprevista assenza del nostro Andrea, impossibilitato a venire per un lutto familiare. La nostra ballerina Martina non è stata ferma neanche per un brano per seguire una platea "pizzicata" e infiammata che non smetteva di ballare. Quanta energia!

Oppure possiamo raccontarvi del 6 agosto, giorno in cui abbiamo aperto la serata zollinese del Festival itinerante della Notte della Taranta. E' sempre un'occasione preziosa e anche se il tempo a disposizione è stato breve, abbiamo dato il nostro meglio... nonostante la mandola rotta a metà esibizione ci abbia poi costretti ad un cambio di scaletta in corso d'opera. Ma è il bello della diretta e ne siamo usciti a testa alta. La Notte della Taranta è sempre speciale per l'atmosfera, il numero di turisti cui porti la musica della tua terra, la qualità dell'organizzazione e dei tecnici, la presenza dei media...

C'è poi un'altra storia, meno visibile. Quella delle varie "masserie" o agriturismo che ci chiamano per passare delle belle serate insieme ai loro ospiti, che coinvolgiamo nel ballo della pizzica.
Proprio ieri sera, abbiamo suonato per la prima volta per noi presso la storica "Masseria Sant'Angelo" di Corigliano d'Otranto. Chi la conosce, sa che si tratta di un luogo storico per la musica popolare salentina. Si tratta infatti della tenuta della famiglia del signor Giovanni Avantaggiato, novantenne pastore/contadino, uno degli ultimi cantori di tradizione popolare.

Ieri sera abbiamo avuto l'onore e il piacere di suonare con lui. Proviamo ad azzardare un paragone per chi non lo conosce. Per un musicista di musica popolare salentina, suonare con Giovanni Avantaggiato è come per un chitarrista adolescente suonare con Eric Clapton o giù di lì. Ma la cosa bella è che non lo fai sul palco. Lo fai tra la gente, sull'aia, tra un bicchiere di vino ed una rima improvvisata, senza microfono, cantando un po' "alla stisa", scambiandoti le occhiate con gli altri musicisti, tra i passi esperti dei "pizzicati" naturali e i passi incerti dei turisti che, rapiti dal ritmo del tamburello, si lanciano sull'aia provando a far loro i nostri canti. "Lariròlariròlallèrooooo" non ha bisogno di traduzioni.
Perché la musica è popolare, ti scorre nelle mani e tocca i cuori i cuori di tutti.
E vissero felici e contenti.